Serviva forse un’atmosfera carica di tensio che serpeggiasse tra tecnico, giocatori, club e tifosi. Probabilmente si è rivelata più utile di tanti discorsi e schemi tattici, ma alla fine di tutto ciò che resta è il punteggio finale. Il Napoli vince e convince in una serata nella quale i temi erano tanti, forse troppi, e rischiavano di mettere da parte ciòche fosse veramente importante: i tre punti. Gli azzurri ritrovano, quindi, la vittoria in Serie A che mancava dal 27 agosto sempre allo stadio Maradona contro il Sassuolo per 2-0. A tabellino vanno quattro volti diversi: il match viene sbloccato dal rigore di Piotr Zielinski, che di fatto si prende subito il pallone per evitare che qualcun’altro abbia la stessa idea.
Victor Osimhen non tenta di rubargli il pallone, anche perché è consapevole che la sua occasione arriverà. Dopo venti minuti dal gol d’apertura il nigeriano raddoppia, senza però sorridere o mostrare chissà quale entusiasmo. Un abbraccio con un membro della panchina e uno sguardo con Rudi Garcia per festeggiare il suo ritorno al gol. Nella ripresa tocca a Khvicha Kvaratskhelia prendersi la scena: la rete del terzo gol azzurro e l’assist per Giovanni Simeone coronano una prestazione più che soddisfacente. L’Udinese affonda non solo nel punteggio, ma anche in classifica. Certo è che il presidente Aurelio De Laurentiis l’aveva predetto che da Bologna il suo Napoli sarebbe ripartito.
LUIGI GIANNELLI