L’Occidente più che da governi eletti (si fa per dire) dal popolo è diretto da spioni e generali in borghese di estera o locale nazionalità. E la cosa diventa evidente soprattutto con l’approssimarsi di elezioni.
Non è un caso, quindi, che “Il Messaggero” del 30 settembre 2023 titola: “Minacce a Salvini”.
La notizia proviene, direttamente, dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che avrebbe scritto su Facebook di minacce di morte a lui dirette.
Giorgia Meloni, oltre a dare piena solidarietà a Salvini, trova anche il modo di dire, in diversa occasione, che ha avuto notizia che “i soliti noti vorrebbero che tornassero i tecnici”.
Intanto, la magistratura interferisce, per l’ ennesima volta, nella difficile situazione dei migranti annullando un provvedimento dell’autorità amministrativa.
Sul fronte economico, ricompare l’incubo dello spread.
Sulla bocca degli Italiani. quelli non addormentati (pochi): – Ci risiamo!
E’ chiaro che la “prova” concessa dal fronte euro-americano, atlantista ad oltranza, alla (atlantista solo di data recente) Giorgia Meloni non sta dando i risultati “sperati” dai “padroni del vapore”. Mala tempora currunt per la “pulzella della Garbatella”.
C’è chi attribuisce l’improvviso ingrossarsi delle “onde politiche” al clima pre-elettorale, anche se, con fredda razionalità, sembra potersi dire che le prossime elezioni del 2024 (certamente realizzate alle debite scadenze per la loro natura europea) ancora una volta non daranno voce ai cittadini che rifiutano il loro consenso ai partiti politici del vecchio Continente che ritengono responsabili di avere totalmente asservito l’Unione Europea agli interessi degli Stati Uniti d’America e alle necessità di sopravvivenza di una struttura parassitaria e fonte di conflitti cruenti come la NATO.
La maggior parte di essi, quindi, percorrerà la consueta strada dell’astensione pur sapendo che essa non porta, ovviamente, da nessuna parte.
C’è allora da chiedersi qual è la ragione vera di tanta agitazione?
Un’ipotesi verosimile potrebbe essere quella di dare avvertimenti alla Lega di Salvini che, unico partito dell’intero schieramento politico, pur dopo una serie ripetuta di madornali errori, comincia a dare (probabilmente al fine di dare segnali per il futuro di un riscatto dalla politica guerrafondaia della Presidente del Consiglio e del Ministro della Difesa) qualche cenno di inquietudine.
Soprattutto il segnale dovrebbe servire ad avvertirlo che non piace oltreoceano la sua polemica per la politica della Germania, che interpreta nel modo più ortodosso gli input necessari per guadagnarsi il favore anglo-americano; e ciò, a fronte delle preoccupazioni che desta, invece, negli States l’atteggiamento “birichino” di Macron.
Paese di riferimento di un numero rilevante delle imbarcazioni ONG che fanno da sostegno e integrano l’attività di traffico umano degli scafisti, la Nazione tedesca condivide, oltretutto, per motivi di concorrenza più di ogni altro Paese europeo, l’esigenza dell’Intelligence inglese e statunitense di mantenere in stato di destabilizzante fibrillazione la nostra vita economica.
In Italia, inoltre, secondo il verosimile giudizio della CIA (e conseguentemente di Biden) pur essendo le minoranze del centro destra e quella del centro sinistra, egualmente schierate dalla parte dei padroni dell’Occidente, la votazione per l’Europa, a causa di qualche imprevedibile bizzarria, potrebbe far registrare sorprese a danno della compagine governativa di Giorgia Meloni.
Da qui il ricorso a tutti gli strumenti dell’armamentario spionistico per le emergenze: le minacce di morte a Salvini, l’aumento dello spread e il sempiterno uso politico del potere giudiziario.
LUIGI MAZZELLA