Calcio Napoli, sconfitta a testa alta: il Real Madrid espugna il Maradona, ma gli azzurri se la giocano alla pari

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Il blasonato Real Madrid sa perfettamente che oggi come oggi nessuna partita è mai da considerarsi vinta in partenza. Allo stadio Diego Armando Maradona il Napoli gioca forse una delle sue migliori prestazioni in questa stagione. Rispetto al match del primo turno disputato in Portogallo contro il Braga, gli azzurri dimostrano un enorme miglioramento in ogni reparto e dimostrando anche di aver ritrovato quell’affiatamento che li ha portati alla vittoria della Serie A lo scorso anno. La partenza è tra le migliori: pressing, recupero palla immediato e controffensiva letale. Rudi Garcia vede che la squadra possiede l’atteggiamento giusto e ben presto può gioire per il vantaggio. Al 19′ dopo un colpo di testa di Natan rimpallato dalla traversa ci pensa Leo Ostigard a ribadire in rete. La Champions League, però, è la casa dei campioni e otto minuti dopo il vantaggio azzurro i blancos danno un saggio delle loro qualità: errore di Giovanni Di Lorenzo e subito intercetto di Jude Bellingham, che innesca Vinicius Junior. Il brasiliano trafigge Alex Meret e segna l’inizio della rimonta del Real Madrid, completata solo da un’azione in solitaria dell’inglese Bellingham al 34′.

Nonostante un buon tentativo di testa sembra non essere la serata giusta per Victor Osimhen, ma al 50′ in un contrasto di gioco il nigeriano fa carambolare la palla sul braccio di Nacho Fernandez e guadagna un calcio di rigore, trasformato da Piotr Zielinski. Il penalty cambia l’inerzia della partita e sul 2-2 è il Napoli a spingere forte per trovare il vantaggio, negato sistematicamente dai guantoni di Kepa. La fortuna, però, sorride agli ospiti. Nel momento di massimo sforzo della squadra di Garcia, un tiro da fuori area di Federico Valverde sbatte sulla traversa per poi carambolare sulla schiena del portiere del Napoli e infilarsi in porta. Il 2-3 spezza le gambe degli azzurri che non riescono a reagire ed escono dal campo sconfitti, ma applauditi dal proprio pubblico per aver tenuto testa ad una delle squadre migliori d’Europa.

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