Lecce-Napoli fumogeni lanciati sulla folla, tuona il presidente Sticchi Damiani: «Episodio inaudito»

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Questo non è calcio ed è giusto sottolinearlo. Lo sport è qualcosa che unisce il popolo nella passione, nell’impegno e nel sacrifico. Ciò che è accaduto nel pomeriggio di sabato nella partita di campionato tra Lecce e Napoli non ha nulla di sportivo. Il risultato passa in secondo piano quando viene messo a rischio l’incolumità e la salute in questo caso del tifoso. La critica e le accuse sono infatti rivolte verso i “tifosi” ospiti che hanno occupato il settore ospiti del Via del Mare. Questi soggetti hanno deliberatamente lanciato fumogeni e oggetti di ogni sorta verso la Curva Sud, mettendo a rischio l’incolumità degli spettatori. Gli svariati racconti dei sostenitori giallorossi rimasti sconvolti dal comportamento e dalle azioni immorali dei tifosi di fede napoletana hanno fatto il giro dei social, trovando molti sostegni. Sentire il racconto di una madre che porta il proprio figlio allo stadio e che un pomeriggio di festa si possa all’improvviso trasformare in paura e angoscia o di una ragazza che ha riportato delle ustioni importanti in un luogo dove dovrebbe esserci solo un clima di competizione e allegria, queste storie turbano molto gli animi.

Queste parole del presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, riportate da La Gazzetta dello Sport, denunciano queste azioni criminali: «Ci tenevo a dare aggiornamenti sulle ultime vicende inerenti al nostro stadio. Questo, sempre per la solidità, correttezza (e realismo) che caratterizza il nostro club. In merito al caos con lancio di fumogeni avvenuto in Lecce-Napoli: chiaramente è una situazione che ci crea grandissimo dispiacere per il lavoro che ha caratterizzato la nostra società dal 2015, ovvero riportare allo stadio le famiglie. La Curva Sud è un settore particolarmente popolato da giovani tifosi e donne. L’episodio avvenuto che ha visto una tifosa del 2002 riportare un’ustione di primo grado è un qualcosa di inconcepibile». Nel mentre il Giudice Sportivo ha decretato 25.000 euro di multa per il lancio dei fumogeni, degli oggetti e per aver intonato cori offensivi nei confronti del popolo giallorosso. Multa anche per il Lecce di 15.000 euro per aver risposto alle provocazioni con lancio di bottiglie e di un petardo. Va detto e sottolineato, a caratteri cubitali, che questo rovina lo sport e la bellezza che rappresenta. 

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