18enne ucciso a Mergellina, arrestati 7 complici del killer

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Nuovi arresti scaturiscono dalle indagini della Squadra mobile sull’omicidio del 18enne ucciso a Napoli, nei pressi di uno chalet di via Caracciolo, la notte del 20 marzo scorso. L’assassinio si verificò al termine di una lite, avvenuta per futili motivi, tra due gruppi di giovani.

Uno dei partecipanti, coetaneo della vittima, nell’allontanarsi dal luogo avrebbe estratto una pistola esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco, uno dei quali ha ucciso il giovane, risultato totalmente estraneo alla vicenda. Per questo Valda, il 21 marzo, è stato arrestato in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

Il giovane sarebbe figlio di un affiliato al clan Cuccaro e deceduto in un agguato di camorra nel 2013. Le successive attività investigative hanno fatto emergere elementi a carico di sette soggetti nei cui confronti la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare. Gli indagati, dopo che fu commesso l’omicidio, avrebbero aiutato l’autore a eludere le investigazioni, anche occultando l’arma da fuoco usata per il delitto. Quattro giovani sono finiti in carcere, tre ragazze ai domiciliari. Sono indiziati, a vario titolo, per i reati di detenzione di armi comuni da sparo e favoreggiamento, tutti aggravati anche dalle modalità mafiose. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

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