Una partita ricca di errori e giocata ad alta intensità, ma anche con diverse iniziative di qualità. Il primo tempo del Maradona è tutto a favore dei rossoneri di Stefano Pioli. Sembrava che la squadra di Rudi Garcia avesse preso in mano il pallino del gioco e invece alla prima occasione di gioco Christian Pulisic imbecca con il mancino Olivier Giroud che batte di testa Alex Meret al 22′. Il momento positivo dei rossoneri quasi fa passare in secondo piano l’infortunio di Pierre Kalulu, sostituito dal giovane esordiente Marco Pellegrino. Il Napoli tenta di reagire, ma è il Milan che trova il raddoppio sempre con Giroud su assist di Dacide Calabria al 31′, 0-2. I rossoneri continuano ad attaccare e sfiorano più volte la terza rete nella prima parte di gara. La ripresa si presenta è tutta un’altra partita: i cambi di Garcia, il supporto del Maradona e la rabbia dei calciatori azzurri mettono fin da subito alle corde il Milan.
Di fatti, i partenopei accorciano immediatamente le distanze con Matteo Politano, che sfrutta un errore grossolano in difesa di Pellegrino e trafigge Mike Maignan con un mancino molto forte, 1-2. L’inerzia del match è cambiata: sono poche le iniziative rossonere (quasi sempre in contropiede) e diverse quelle degli azzurri, che concretizzano su calcio da fermo. Al 63′ la punizione di Giacomo Raspadori vale il pareggio azzurro e anche la possibilità di tentare una vittoria che appariva complicata. Lo sforzo compiuto dal Napoli comporta, però, una perdita di energie e le due squadre, quasi stremate si adagiano. Entrambe le compagini cercano di recuperare le forze per poi tentare un ultimo assalto: ci prova prima il Milan all’89’ con Luka Romero che ottiene l’espulsione del già ammonito Natan, ma il colpo sul gong lo prova a dare il Napoli. Ci prova Khvicha Kvaratskhelia a trafiggere per la terza volta il portiere francese, ma Maignan protegge bene la porta con i piedi. Termina così un match giocato ad alta intensità e molto dispendioso, 2-2.
Foto: La Gazzetta dello Sport