“Malaika” – A Castel Volturno si ricorda Miriam Makeba

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Miriam Makeba, cantante, compositrice e attivista sudafricana, è stata una delle più importanti voci della cultura africana e la sua musica ha ispirato generazioni di artisti in tutto il mondo. Dopo aver speso tutta la sua vita per l’impegno civile, Mama Africa è morta “sul campo” uscendo di scena con un finale ad effetto a Castel Volturno, luogo-simbolo della lotta alla criminalità ed alla sopraffazione, dove aveva voluto partecipare a tutti i costi, nonostante le precarie condizioni di salute, al concerto anticamorra organizzato per ricordare l’eccidio di sei innocenti giovani immigrati africani caduti sotto i colpi di un commando omicida della camorra. 
Era il 9 novembre del 2008. 

Organizzare una giornata a lei dedicata, in occasione dei quindici anni dalla sua morte (ma anche dei sessant’anni dal suo intervento all’ONU) è un atto dovuto per celebrarne la vita (e la musica) spesa in difesa dei più deboli… è un modo importante per raccoglierne l’eredità… un’occasione per ispirarsi alla sua forza e al suo coraggio. Ed è per questo che dopodomani giovedì 9 il Centro Fernandes (in collaborazione con Titania Teatro) ha organizzato una kermesse presso la propria sede di Castel Volturno dal titolo “MALAIKA – incontro di arte, cultura e musica”.

Dalle ore 18:00 sul palco si avvicenderanno persone e artisti che hanno avuto la fortuna di incontrarla per raccontare la loro testimonianza. Alla manifestazione, presentata da Daniela Cenciotti, direttore artistico della Titania Teatro,  e dalla modella Lola Bello, prenderanno parte: Nancy “Nene” Colarusso, giovanissima cantante italo-africana di Castel Volturno, i musicisti Daniele Sepe ed Eugenio Bennato, entrambi ospiti al concerto del 2008, e Tasha Rodrigues, cantante e attrice di origine angolana, considerata la sua erede artistica.

Nel corso della serata interverranno anche Mmathari Mashao, Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata del Sudafrica in Italia; S. Ecc. Mons. Giuseppe Mazzafaro, Presidente Migrantes Regione Campania; Luigi Petrella, Sindaco di Castel Volturno; Mario Morcone, Assessore alla Legalità, Sicurezza, Immigrazione della Regione Campania; Michelangelo Iossa, scrittore e giornalista che ha scritto un pezzo sulla Makeba contenuto nel libro She’s Rock; Toni Mira, giornalista di “Avvenire”; Vincenzo Ammaliato, giornalista de “Il Mattino”; Vincenzo Schiavone, titolare Pineta Grande Hospital (dove è morta la Makeba); Kouassi Pli Adama Mamadou attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta; Jean Bilongo, responsabile del Dipartimento Politiche Migratorie della Flai-CGIL; Gigi Di Luca, regista e direttore artistico del concerto del 2008 e Antonio Casale, direttore del Centro Fernandes – Caritas Migrantes Capua.

“Miriam Makeba è la voce dell’Africa, un’icona mondiale della lotta all’Apartheid e ad ogni forma di discriminazione, che ha lasciato il suo ultimo canto di speranza, di pace e di libertà a Castel Volturno, dopo un concerto a sostegno di tutte le vittime innocenti dell’odio e della camorra e questo evento in suo onore è il minimo che potessimo fare per ricordare una grande Donna e artista come lei”.
Durante la serata sarà possibile visitare il MAKEBA VILLAGE, spazio esterno del Centro Fernandes che ospiterà una mostra dedicata all’artista in cui sarà possibile ripercorrere le principali tappe della sua carriera artistica.

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