Dopo un’impresa incredibile coronata dalla vittoria dello scudetto, tutti si aspettavano che il Napoli mantenesse l’intero organico o che, in caso di partenza di quache elemento, si rinforzasse adeguatamente. L’addio del tecnico Luciano Spalletti sarebbe potuto essere visto come un primo campanello di allarme di una realtà indecisa sul da farsi in vista del futuro. Il secondo campanello d’allarme è dato dalla partenza di Kim Min-jae, un giocatore che ha dominato in campo italiano ed europeo, passando dopo solo una stagione in azzurro al Bayern Monaco. Da qui l’esigenza di avere un tecnico e un difensore. L’arrivo di Rudi Garcia appare una scelta fatta in maniera oculata da una lista di diversi candidati, mentre per il difensore non sembra esserci stata la stessa accortezza.
Pagata la clausola da 58 milioni di euro ci si aspettava un sostituto all’altezza del sud coreano. L’arrivo di Natan, 22 anni brasiliano ex Red Bull Bragantino, per 10 milioni di euro ha lasciato perplessa la piazza. A preoccupare ulteriormente gli animi dei tifosi azzurri è lo scarso minutaggio ottenuto dal classe 2001. Il posto da titolare di fianco a Amir Rrahmani appartiene di fatto a Juan Jesus e il primo cambio in difesa è Leo Ostigard. Ad oggi il nuovo giocatore del Napoli è la quarta scela del reparto arretrato di Garcia. Che sia un problema di adattamento o meno, gli azzurri oggi soffrono durante le partite e risentono molto della partenza di Kim, mai sostituito.
LUIGI GIANNELLI