Da oggetto misterioso lo scorso anno, a titolare di Rudi Garcia. La parabola di Leo Ostigard comincia con la maglia del Genoa con la quale si dimostra un giocatore dalle ottime prospettive. Torna dal prestito al Brighton e il Napoli lo acquista per 5 milioni di euro. Il norvegese, però, fa fatica ad imporsi nella squadra azzurra e, con la crescita di Amir Rrahmani e l’esplosione di Kim Min-jae, si ritrova relegato sempre in panchina. Per lui solo 7 partite giocate e 4 volte da titolare, un magro bottino per un giocatore desideroso di essere messo alla prova.
L’addio di Luciano Spalletti, ma soprattutto la partenza di Kim lo portano ad avere un ruolo più centrale nel mondo Napoli. Garcia lo prova anche da titolare contro il Genoa, mettendo in panchina Rrahmani e poi lo inserisce al posto dell’infortunato kosovaro in Champions League contro il Braga. L’allenatore ex Roma lo prefrisce al timido Natan, che ancora fa fatica ad emergere e così facendo Ostigard punta ad una maglia da titolare anche contro il Bologna.
LUIGI GIANNELLI