«Il recente calo nelle quotazioni del grano sta mettendo a dura prova gli agricoltori italiani e solleva legittime preoccupazioni per la sostenibilità e la longevità dell’agricoltura tradizionale nel nostro Paese».
E’ quanto scrive l’eurodeputata di Forza Italia, Isabella Adinolfi, all’interno dell’interrogazione alla Commissione europea per chiedere quali misure intende adottare per fronteggiare questo scenario.
«L’intensificazione delle importazioni a basso costo—rileva l’eurodeputata– può avere conseguenze devastanti sull’economia delle aree rurali e sul benessere degli agricoltori italiani ed europei . In questo contesto, l’adozione di misure di sostegno, come incentivi finanziari e una regolamentazione più rigorosa per prevenire pratiche commerciali sleali, è fondamentale per proteggere l’agricoltura europea e garantire la competitività delle produzioni locali.
“La tradizione agricola italiana è un tesoro nazionale, radicato nella cultura e nelle comunità locali – conclude Adinolfi – Non solo rappresenta la nostra eredità culturale, ma è anche essenziale per la preservazione della biodiversità e delle pratiche agricole sostenibili. In un momento di sfide importanti anche per il settore agricolo, è necessaria un’azione coordinata e determinata da parte della Commissione europea e degli Stati Membri per garantire la sostenibilità, la longevità e la prosperità dell’agricoltura tradizionale in Italia ed in Europa»
Sulla questione interviene il presidente dell’associazione GranoSalus, Sen. Saverio De Bonis che afferma: «arrivo di grano turco e russo sui nostri mercati sta provocando distorsioni che mettono in crisi i produttori italiani e creano problemi alla salute dei consumatori. Per cui sarebbe necessario invocare il principio di precauzione e aumentare i controlli dei contaminanti agli importatori».