The Wall

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Che si tratti del Bene o del Male lo determina colui che lo riceve.

Dietro gli eventi nefasti del XXI secolo e gli scossoni in itinere c’è un’intelligenza stratosferica e transumana.

Le prove a cui sta sottoponendo l’Umanità sono di proporzioni bibliche e potrebbe non bastare un’Arca per superare l’uragano che incombe.

Siamo ingannati da guerre contraffatte da missioni di pace, genocidi spacciati per cure salvifiche, sottrazioni di minori paventate come tutelari e debiti, contratti con il nostro stesso denaro, contrabbandati per elargizioni meritocratiche. Il tutto è avvallato dai governi.

Ogni piano tattico, seminato e applicato da almeno 70 anni in Occidente, converge nella strategia di dividere le persone e di concretizzarne un progressivo indebolimento.

Si sta decomponendo questa società versata in un marciume corrotto, egoista, viziosa e degenerata.

Se resterà disgregata si perderà nel vento e si diluirà nelle fogne dell’universo, per cedere il passo ad altre forme primitive che si svilupperanno riproponendo le cicliche meccaniche universali dell’evoluzione come lo è stata la nostra, che è solo una delle tante che hanno popolato la Terra.

Se la comunità riuscirà a ricomporsi, aggregandosi intorno a dei nuovi valori fondanti, costituirà quella forza che la porterà fino agli ultimi giorni di luce del Sole.

 

Qualora l’attacco, ora in corso, alla sua esistenza dovesse risultare distruttivo, giudicheremo l’Armageddon come l’opera di un essere infernale, almeno fin quando potremo rendercene conto.

Se, di converso, l’onta che ora stiamo subendo ci conducesse ad una reazione costruttiva, di cui solo noi siamo responsabili, attribuiremo quel ‘rimbalzo’ di vitalità ad una creatura benevola.

 

È certo che, per mettere in piedi questo pandemonio, tutta l’umanità non ci sarebbe potuta riuscire da sola. Il disegno è troppo empio per non essere ‘alieno’. Lo sarebbe sia che fosse terrestre oppure no. Dove l’azione è certamente intrusa, la reazione non potrà che essere umana.

Esiste una logica naturale che rende positive o negative le imprese a seconda delle reazioni messe in piedi da chi le riceve.

Uno scappellotto dato a un figlio potrebbe procurargli esclusivamente del dolore fisico se questi non ne cogliesse l’intento educativo.

Ma potrebbe, invece, rimetterlo sulla strada giusta – e forse salvargli la vita, un giorno – se lui fosse capace di trarne giovamento.

Risultare degli educatori benigni o malvagi dipende molto dai discenti, per come e per quanto questi ultimi scelgono di migliorarsi conseguentemente, a partire dalla sollecitazione ricevuta dal mittente del ‘pungolo’.

 

Gli insulti che stiamo subendo potrebbe averli perpetrati un demone oppure un dio. Non importa.

L’effetto che ne deriverà non dipenderà da lui, ma dalla nostra saggezza e dalla nostra capacità di giovarne e di non soccombervi.

Questa che stiamo vivendo, in questo periodo, è la Nemesi che proviene da un qualcuno o da un qualcosa che è molto più intelligente di tutti noi, messi insieme. Ciascuno la chiamerà in base alla propria cultura.

 

Possiamo chiamare la direzione che prenderemo: libero arbitrio, coscienza civile o resilienza proattiva dei popoli per garantirsi la sopravvivenza. Di sicuro, essa dovrà generare una Catarsi che li ripulisca dei vizi che hanno determinato il vulnus rovinoso a cui stiamo assistendo.

 

Arriverà la salvezza se la vorremo fortemente e se ce la guadagneremo traendo un solido insegnamento dall’attuale decadenza.

Se non succederà, non sarà colpa di chi ci sta mettendo alla prova, da qualunque parte ci stia perseguitando, perché saremo stati noi ad avergli servito il gioco.

 

Solo per chiarezza: la Resilienza a cui faccio riferimento – quella che si chiama Coping in Psicologia – non c’entra niente con il finanziamento usurante, di provenienza comunitaria, appioppato agli Stati sovrani per attentare ai loro risparmi.

E’ quella nobiltà d’animo che rinvigorisce lo spirito temprandolo dalle avversità.

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