È una festa che sino al millennio scorso dalle nostre parti non esisteva e che adesso ha preso piede più dello stesso Carnevale che pure affonda le radici già nell’ antica Roma.
Non che anche le zucche e le fiammelle prima del 2 novembre non si perdano nella notte dei tempi, basterebbe andare ad Orsara di Puglia per scoprirlo, ma il problema non è questo.
È che alla diffusione di Halloween in Italia ha contribuito notevolmente la Scuola, intesa come istituzione, l’appuntamento con streghe, mostri, dolcetti e scherzetti è ormai imperdibile nella scuola primaria.
Della cosa in sé non me ne può fregare di meno, il problema è che nella scuola italiana multiculturale e politicamente corretta ci si fa problemi per Presepi e canti natalizi, nel rispetto delle altrui religioni.
Streghe, scheletri e zucche risultano al contrario , in fin dei conti, meno urticanti, meno offensivi, più tollerabili e corretti dei simboli della cristianità.
Questo è il punto fondamentale.
Vi prenderei a pedate.
PINUCCIO TARANTINI
(foto: ansa)