Il diciottesimo Rapporto italiani nel mondo 2023, curato dalla Fondazione Migrantes della Cei, ci rivela che, dal 2006 ad oggi, gli italiani residenti all’estero sono aumentati del 96% lasciando il Meridione per il nord e da qui partire poi per l’estero. Il rapporto, in realtà, evidenzia come, in questi anni, le partenze non riguardano più solo il mezzogiorno. In base ai dati risulta che nel 2006 la quota degli italiani residenti all’estero proveniva per il 58,5% dal Sud contro il 31,2% del Nord mentre oggi è il 46,5% contro il 37,8% del Nord.
Altro dato interessante è che l’Italia all’estero ringiovanisce in quanto Il 23,2% (oltre 1,3 milioni) dei residenti iscritti all’Anagrafe italiana per i residenti all’estero ha tra i 35 e i 49 anni, un quinto (più di 1,2 milioni) tra i 18 e i 34 anni con un livello di istruzione medio alto, infatti circa il 58% è diplomato. L’indagine registra anche che la presenza delle italiane dal 2006 ad oggi è raddoppiata, si tratta di donne che migrano non per ricongiungersi agli uomini ma perché motivate dalla prospettiva di avere percorsi professionali più gratificanti e meglio retribuiti.
I dati evidenziano anche l’aumento del numero di chi, dopo aver vissuto all’estero per un periodo, rientra in patria, un dato confortante che risponde all’esigenza del diritto di partire come libera scelta ma anche del diritto di tornare e di restare per valorizzare con le competenze ed esperienze acquisite il proprio territorio.
Antonella Cirese